FAMIGLIA PIGINI ARTEMIO

Storia della famiglia Pigini Artemio

Pietro Pigini, originario di Montefano (MC) e trasferitosi a Castelfidardo a fine Cinquecento è riconosciuto il capostipite della famiglia Pigini(1580ca – 1637ca).

Nel Cinquecento i Pigini vivono in un podere in contrada Crocette, una frazione posta ai margini nord-orientali del territorio comunale, a qualche chilometro dal centro urbano di Castelfidardo. Negli anni Quaranta del XIX secolo per dare lavoro alle braccia in eccesso, in molte case di campagna si diffonde la tessitura del cotone; nonostante la diffusione di questa tipica lavorazione protoindustriale, la frazione delle Crocette resta un ambiente fortemente agricolo.

A fine Settecento i Pigini risultano appunto mezzadri e la dinastia risulta a nome di Filippo Pigini il quale ha tre figli: Giovanni, Natale e Pasquale.

Subito dopo il secondo conflitto mondiale,I figli di Giovanni comprano una grande casa rurale nella vicina frazione di Villa Musone (AN) dove, alla fine degli anni Quaranta, aprono una fabbrica di fisarmoniche, ancora oggi in attività.

Poichè a fine Ottocento anche Pasquale si trasferisce in un’altra abitazione, nella casa delle Crocette rimane soltanto Natale con la sua famiglia. E’ stimato anche in paese, tanto che nel luglio 1914 viene eletto in consiglio comunale con un buon numero di voti; ma dopo la sua morte, avvenuta nel 1925, il podere non è più in grado di mantenere i dieci figli divenuti ormai adulti.

Così nel 1933,alcuni suoi figli (tra cui Marino, Amedeo, Italo e Emilio) e le loro famiglie emigrano a Fiumicino, successivamente Emilio e Amedeo convinti dalla propaganda del regime si recano in bicicletta nella zona di Tor Tre Ponti per verificare che le possibilità di partecipazione alla bonifica e di ricevere un podere sia effettiva. Torneranno con una grossa zolla di terra fertile e l’anno seguente si trasferiscono a Littoria,nella migliara 40, per impegnarsi nella colonizzazione dell’Agro Pontino.
Gli vengono fornite tre case vicine: in una si sistemano Emilio e Italo, nelle altre due, rispettivamente i fratelli Marino e Amedeo.

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