Tor Tre Ponti, un incrocio di Storia e Fede nell’Agro Pontino

Immersa nel cuore dell’Agro Pontino, a pochi chilometri dall’Urbe eterna, si cela una località ricca di storia e spiritualità, preziosa per la sua posizione.

Il suo nome evoca immediatamente l’immagine di un crocevia, un punto di incontro di antiche vie e di destini. Ma è la presenza della sua elegante chiesa, voluta con fervore dal pontefice Pio VI Braschi alla fine del XVIII secolo, a conferire a questo luogo un fascino particolare, testimone di un’epoca di fervore religioso e ambiziosi progetti papali.

Le origini di Tor Tre Ponti affondano le radici nell’antichità. La sua posizione strategica, all’intersezione di importanti strade consolari romane, prima fra tutte la Via Appia, ne fece un punto di passaggio cruciale. Non è difficile immaginare il brulicare di viaggiatori, mercanti e soldati che nei secoli scorsi transitavano in questa zona. Il toponimo stesso indica il ponte Traiano sull’Appia con tre archi.

Tuttavia, è nel XVIII secolo che Tor Tre Ponti assume una nuova centralità grazie alla visione di Papa Pio VI. Giovanni Angelo Braschi, eletto al soglio pontificio nel 1775, fu un pontefice illuminato, promotore di importanti opere di bonifica e di valorizzazione del territorio. La vasta e paludosa area dell’Agro Pontino, da secoli flagello per la popolazione a causa della malaria, divenne uno dei suoi principali obiettivi.

Fu in questo contesto di rinnovamento che nacque il progetto di edificare una chiesa a Tor Tre Ponti. “affinché ai contadini residenti non venissero mai meno i conforti della religione”.

L’intento di Pio VI andava oltre la semplice costruzione di un luogo di culto; egli desiderava creare un punto di riferimento spirituale e sociale per le comunità che sarebbero sorte a seguito delle bonifiche. La chiesa doveva rappresentare un segno tangibile della presenza e della sollecitudine del potere pontificio in un territorio in via di trasformazione.

L’edificio si presenta architettonicamente a forma di croce latina con transetto evidenziato da una cupola, arricchito da un campanile caratteristico posizionato a nord della struttura; l’aula liturgica è ad una navata centrale ampia e due laterali più piccole alle quali vi si può accedere attraverso un ampio porticato.
Proprio sotto di questo vi è una lapide commemorativa la quale così riporta: “Pius Sextus POM pontini agri a se constanti opere ab inundantibus aquis exsiccati colonis ne Religionis subsidia delessent, Templum in honorem Pauli Apostoli cuius olim pedum vestigiis hic locus consecratus est cum coenobio a fundamentis erexit omnq. Cultu ditavit tuitione eius curaq. Sodalibus Ordinis Cappuccinorum perpetuo conlata. Anno Domini 1796 Pont. XXII”.

La chiesa, presenta un altare “maggiore” del XVI° secolo in marmo lavorato, e proviene dalla chiesa (ormai distrutta) di S. Antonio di Cisterna di Latina.
Il papa Gregorio XIV la fece restaurare nel 1831, nonostante ciò, la chiesa cadde in decadenza a causa principalmente dell’imperfetta bonifica della palude e della malaria che imperava.
Con la bonifica integrale la chiesa fu risanata nel 1934 e l’anno successivo fu istituita come parrocchia dove sino al 1960 fu retta da sacerdoti secolari incardinati nella diocesi.
La chiesa di Tor Tre Ponti divenne rapidamente il cuore pulsante della comunità locale. Attorno ad essa sorsero case, attività commerciali e servizi, trasformando l’antico crocevia in un vero e proprio centro abitato. La presenza del luogo di culto offriva non solo un sostegno spirituale, ma anche un senso di identità e di appartenenza per gli abitanti della zona, molti dei quali erano lavoratori impegnati nelle difficili opere di bonifica.

Oggi, la chiesa voluta da Pio VI continua a dominare il paesaggio di Tor Tre Ponti, testimoniando la lungimiranza di un pontefice che seppe coniugare la fede con la valorizzazione del territorio e dal 1961 è retta da sacerdoti Missionari dei Sacri Cuori di Gesù e Maria.

Passeggiando per questa località, si respira ancora un’atmosfera di serenità e di storia. Le antiche vestigia si fondono con la vitalità del presente, e la maestosa presenza della chiesa ricorda un passato di impegno e di speranza, un legame indissolubile tra la comunità e la sua storia religiosa. Tor Tre Ponti non è solo un incrocio di strade, ma un crocevia di storie che continuano a intrecciarsi nel cuore dell’Agro Pontino.