Operazione felina, i gatti romani alla conquista dell’Agro Pontino

Duecento gatti randagi dalla Capitale arruolati per difendere Littoria dai topi, un insolito capitolo della bonifica.

Un capitolo insolito ma significativo nella storia della bonifica dell’Agro Pontino e della nascita di Littoria (l’odierna Latina) emerge da un’illustrazione d’epoca e da un breve ma eloquente testo. Mentre le opere di bonifica procedevano a ritmo serrato e le nuove città sorgevano dalle terre prosciugate, si presentava una sfida imprevista ma cruciale: l’assenza di gatti e la contemporanea proliferazione di topi nelle nuove abitazioni.

Come riportato in un numero de “La Domenica dell’Agricoltore” del 7 gennaio 1934, per far sì che la neonata Littoria potesse essere “come le altre città”, mancavano ancora i felini, mentre i roditori avevano già trovato dimora nelle case appena costruite. La soluzione fu tanto semplice quanto efficace: un vero e proprio “ponte felino” da Roma.

Nelle parole dell’articolo d’epoca: “In questi giorni perciò duecento gatti sono stati scelti fra quelli che erano randagi nella Capitale e, spediti nella zona Pontina, sono stati distribuiti alle ventose colonie.” L’immagine che accompagna il testo mostra una scena vivace e quasi festosa di quest’operazione. Si vedono persone, con abiti tradizionali dell’epoca, attorno a gabbie piene di gatti. Alcuni animali vengono scaricati da un camion, altri sono già nelle mani dei nuovi “proprietari”, pronti per essere distribuiti. L’entusiasmo è palpabile, quasi a sottolineare l’importanza strategica di questi piccoli predatori nella lotta contro i topi e nel processo di stabilizzazione delle nuove comunità.

Questa iniziativa non era solo una curiosa anomalia, ma un esempio pratico della cura e dell’attenzione dedicate a tutti gli aspetti della vita nelle nuove città dell’Agro Pontino, persino quelli che oggi potrebbero sembrare secondari. L’arrivo dei gatti da Roma non fu un semplice trasferimento, ma un gesto mirato a ristabilire un equilibrio ecologico fondamentale per la salubrità e il benessere degli abitanti di Littoria e delle colonie agricole circostanti, contribuendo così a rendere queste terre bonificate veramente abitabili e prospere.