Inaugurazione della nuova sede UNITRE a Latina: un centro per sapere, comunità e volontariato

Sabato 31 maggio, alle ore 10.30, presso l’Hotel Europa di Latina (via E. Filiberto 14), verrà ufficialmente presentata la nuova sede dell’Università della Terza Età – UNITRE di Latina. Questa iniziativa rappresenta un progetto culturale e sociale ambizioso, che si propone di valorizzare la persona, stimolare il desiderio di apprendere e promuovere la condivisione del sapere.

L’evento sarà l’occasione per illustrare come l’UNITRE, pur ispirandosi al modello dell’antica universitas medievale, sia oggi più rilevante che mai. Non si tratta di una scuola tradizionale o di un’istituzione riservata a pochi, ma di un luogo dove la conoscenza diventa un bene comune da diffondere, uno spazio inclusivo in cui la cultura si fonde con l’umanità.

Interverranno alla presentazione Maria Ruffino Aprile, Coordinatrice del Consiglio Nazionale UNITRE, e i promotori locali della nuova sede: Giorgio Loddo (Presidente), Ida Panusa (Vice Presidente) e Alfonso Gurreri (Direttore dei corsi). Saranno loro a raccontare la genesi e la missione di questa nuova avventura culturale per Latina.

Porteranno i saluti delle istituzioni il Vice Presidente della Provincia di Latina, Vincenzo Mattei, e per il Comune l’Assessore Andrea Chiarato e la Consigliera Serena Baccini. Sarà presente anche Giuseppina Giovannoli, Sindaca di Sermoneta, dove l’UNITRE è una realtà consolidata da oltre 12 anni, a testimonianza del successo di questo modello nel generare coesione e crescita sociale.

L’UNITRE è una comunità aperta a persone di tutte le età, dove ciò che conta non sono i titoli di studio, ma la curiosità, la volontà di mettersi in gioco e di rimanere parte attiva della società. Le lezioni sono strutturate per favorire l’ascolto e la condivisione: 45 minuti di spiegazione, seguiti da un quarto d’ora di pausa conviviale e un’ora dedicata al dialogo e all’approfondimento.

L’esperienza UNITRE va oltre la semplice partecipazione alle lezioni: chi ne fa parte diventa membro attivo dell’associazione, potendo contribuire anche come volontario, assistente o coordinatore. In questo modo, chi per anni è stato “forza lavoro” può riscoprirsi oggi come “forza cultura”, mettendo a disposizione le proprie conoscenze ed esperienze.