L’Ensemble Pentarte suona ‘Quasi una monografia’

A Latina sabato 30 aprile alle 20.30 presso la sala Stoà

 L’Ensemble Pentarte suona ‘Quasi una monografia’

 Musica contemporanea ri-composta e ri-strutturata per un concerto composto da grandi nomi. Dirige il maestro Andrea Ceraso

 

 

L’Ensemble Pentarte, diretto da Andrea Ceraso, presenta “Quasi una monografia”, concerto strumentale e vocale dedicato a compositori contemporanei e del Novecento storico. L’appuntamento è allo Stoà di via Battisti a Latina sabato 30 aprile alle 20.30, un concerto di musica contemporanea nel cuore di Latina in una due ore di musica inedita per la nostra città. L’Ensemble Pentarte è un gruppo di musicisti appartenente alle filarmoniche più prestigiose di Roma, che suoneranno tutti insieme nella sala dello Stoà, per una capienza di circa 200 persone. L’evento è organizzato dall’agenzia Omicron.

“Musica contemporanea”, that is the question! Equivoci diffusi: musica da film, pop, rock, jazz, elettronica, sperimentale, dissonante, atonale, dodecafonica, aleatoria, acusmatica: semplicemente la musica d’oggi, comprendente un arco di tempo che abbraccia le composizioni del primo Novecento fino ai nostri giorni, con una singolare caratteristica: nei secoli XVII, XVIII e XIX il linguaggio musicale utilizzato da tutti i compositori del mondo occidentale era (quasi) esclusivamente quello “tonale”, costruito con dei precisi punti di riferimento di natura melodica, armonica, timbrica, ritmica e formale. Fin dai primi anni del secolo scorso quel linguaggio non soddisfa più le esigenze compositive della maggior parte dei musicisti: obbligati dunque a cercare nuove soluzioni, creano una miriade di nuove forme linguistiche, dal recupero di stilemi rinascimentali fino alle sperimentazioni più estreme e assai lontane da quel “tonale” ormai fortemente sedimentato nella nostra cultura.

E l’utopia della musica pura o assoluta, auspicata da fin dai tempi di Bach, Mozart, Beethoven, diventa realtà grazie alla creazione e al divenire di nuovi sentieri sonori, che consentono l’esplorazione del suono in tutta la sua profondità.Molti compositori utilizzano con alterne vicende il ”vecchio” linguaggio, mentre quelli eseguiti nel presente programma hanno creato uno stile linguistico originale talvolta sorprendente e distante dall’ascolto “quotidiano”.Non resta che la curiosità di navigare lungo sensazioni suggestive dove i suoni vengono s-composti e ri-composti seguendo la libertà creativa che è tipica dell’artista.

 

IL PROGRAMMA

Claude Debussy:   Syrinx,  per flauto; Albino Taggeo:   Play within the play, divertimento suonato, cantato e danzato, per clarinetto e clarinetto basso; Benjamin Britten:  Nocturnal after John Dowland, per chitarra; Albino Taggeo:   Saxsonate, per sax alto, flauto, clarinetto, violino e violoncello; Domenico Turi:   Incredulae rosae, per clarinetto basso; Maurice Ravel: Ma mere l’oye, per pianoforte a quattro mani; Albino Taggeo:   Idillio, per clarinetto, violino e violoncello; Ennio Morricone:   2 TT x 4, per flauto, clarinetto, violino e viola; Albino Taggeo:  Fil blanc, per voce femminile, flauto, clarinetto, chitarra e quartetto d’archi

 L’Ensemble Pentarte è formato da Direttore: Andrea Ceraso; Soprano: Marta Vulpi; Flauto: Alessandra Amorino; Clarinetto: Alice Cortegiani; Sax alto: Guglielmo Cetto; Violino: Alessandro Manes; Violino: Elena Califano; Viola: Alessio Toro; Violoncello: Emanuela Zanghi; Chitarra: Luca Lupi; Pianoforte: Valerio Mazzanti.

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