INNO DI LITTORIA MAESTRO SCARANI

scarani inno 2

Littoria! Vittoria

Di un popolo forte
Guidato da un Duce
Che vince la morte.

Littoria ! Vittoria
Di mente volente
di braccio che vinse
che vince fidente.

Sulla terra che è redenta
Splende il sol d’Italia nova
Duce Duce a te gloria
della redenzion.

Ergesti la torre
Potenza Fascista
Su terra si bella
eppur tanto trista

Dall’alto di questa
La squillo sua ardita
Fugava la morte
Chiamava la vita.

Sulla terra che è redenta
Splende il sol d’Italia nova
Duce Duce a te gloria
della redenzion.

Scomparve lo stegno
fiori la campagna
Di case ridenti
d’innumeri genti.

E l’acque corrotte
sen vanno alle porte
Si come Vinti
una mesta coorte

Sulla terra che è redenta
Splende il sol d’Italia nova
Duce Duce a te gloria
della redenzion.

scarani inno 1

LA CORALE SAN MARCO VENNE FONDATA PROPRIO DAL MAESTRO SCARANI.
DI SEGUITO LA STORIA

Fonte http://www.arcl.it/index.php?option=com_content&task=view&id=234&Itemid=57

A pochi mesi dall’innaugurazione di Latina nel 1933 si costituiva la Corale di Littoria, oggi Associazione Corale San Marco, primo sodalizio a carattere ricreativo formativo della nuova città pontina.
Essa nacque per iniziativa dell’Ing. Emilio Scarani, tecnico del Consorzio di Bonifica e appassionato cultore della musica, che il 6 gennaio del 1933, giorno dell’Epifania dette inizio alla raccolta delle iscrizioni visitando i primi coloni giunti dal nord dell’Italia nel novembre e dicembre 1932.
Le prove di canto iniziarono il 15 gennaio 1933 nella chiesa di San Marco (adesso Cattedrale) sotto la direzione del M° Giuseppe Toschi, fatto venire appositamente da Rimini dall’Ing. Scarani, e l’inesauribile spinta entusiastica dell’allora primo parroco della chiesa di S. Marco e di Latina, Don Carlo Torello.
Durante tale periodo la corale ha avuto un’intensa attività concertistica: restano memorabili le esecuzioni del 25 aprile1933 per l’inaugurazione della Chiesa dedicata a San Marco alla presenza dell’Onorevole Cencelli e delle più alte autorità civili e religiose, del maggio 1936 a Sabaudia alla presenza dell’allora Capo del Governo Cav. Benito Mussolini e del Ministro dell’Agricoltura tedesco e quella dell’aprile-maggio 1936 in piazza di Siena a Roma per la visita del Cancelliere della Germania A. Hitler, in cui la corale fu trattenuta per sei giorni insieme ad altri 6000 cantori convenuti da tutta l’Italia per le prove di assieme dirette dal maestro F. Marinucci.
La corale, nata con e per la città, ha seguito le vicissitudini liete e tristi di Littoria fino al luglio del 1940 quando, all’inizio del II conflitto mondiale, la maggior parte dei cantori fu richiamata alle armi.
Dopo il conflitto mondiale Latina risorge dalle macerie e con essa la corale che riprende il suo cammino sempre più fecondo di risultati con la sua prima esecuzione la notte di Natale del 1945 in cui fu eseguita la Messa a tre voci di L. Perosi.
La festa di San Marco del 1947 vede riuniti tutti i sessanta coristi rientrati frattanto dalla prigionia o dai luoghi di sfollamento: l’emozione è profonda perché sono presenti tra gli altri il Cardinale Macina e Don Torello, primo parroco di Latina.
Da allora il cammino della ripresa, seppure lento e faticoso, è stato deciso. Gli anni che vanno dal 1949 al 1952 trovano la corale impegnata in una serie di esecuzioni memorabili tra cui quella dell’Anno Santo del 1950 al Colosseo a Roma, quello nella Chiesa di Santa Maria Goretti a Nettuno, trasmesso da Radio Vaticana e le esecuzioni nell’ottobre del 1951 per raccogliere fondi per gli alluvionati del Polesine effettuati a Latina e nella sua provincia.
Nel luglio del 1954 conquista il quarto posto con medaglia di argento e diploma al concorso polifonico indetto dall’ORSAM di Roma, il 5 maggio 1957, sempre a Roma, partecipa al “II concorso di polifonia classica” indetto dal Ministero della Pubblica Istruzione classificandosi al secondo posto; dal 22 al 24 ottobre 1964 partecipa al “IV concorso di polifonia classica” sempre indetto dall’ORSAM, classificandosi al primo posto.
L’interesse del coro verso una ricerca artistica più valida lo ha portato, nel corso dei suoi ottanta anni di vita, a svolgere una intensa attività concertistica raggiungendo un buon livello qualitativo sia nell’intonazione che nell’interpretazione.
Inoltre come membro della “Federazioni Giovani Corali Europee” – Europa Cantat- il Coro ha rappresentato l’Italia nel 1979 all’VIII Festival Internazionale di Lucerna e poi nel 1985 alla IX edizione della stessa manifestazione a Strasburgo.
La Corale partecipa da 12 anni alla Rassegna della Rivista delle Nazioni che si svolge nelle chiese più prestigiose di Roma e del Lazio. La più recente esibizione ha avuto luogo il 28 dicembre 2011 nella Cattedrale di Santa Maria a Sezze Romano (LT) per la XXII edizione “Grande Musica in Chiesa”.
E’ inoltre costante negli ultimi 13 anni l’organizzazione e partecipazione alla tradizionale Rassegna Corale dei “Concerti dell’Avvento” presso la Cattedrale di San Marco in cui, oltre ad esibirsi con programmi propri di musica sacra, invita a partecipare altre compagini canore provenienti da tutta Italia.
In occasione dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell’unità d’Italia la corale è stata chiamata dalla direzione del Conservatorio O. Respighi di Latina ad un concerto in cui sono stati eseguiti brani di G. Verdi; l’invito è stato poi rinnovato per il concerto commemorativo dei 200 anni dalla nascita del M° Verdi, tenuto nel Teatro G. D’Annunzio di Latina il 1° giugno 2013.
Nel vastissimo repertorio del gruppo corale, spiccano opere musicali di elevato valore artistico come il GLORIA ed il MAGNIFICAT di A. Vivaldi, il CREDO di A. Scarlatti, il REQUIEM di W. A. Mozart, la MESSA DI GLORIA di G. Puccini, la MESSA in Sol di F. Schubert, il “Kleine Orgelmesse” di J. Haydn, il MAGNIFICAT di D. Cimarosa, brani corali tratti dall’AIDA, dal NABUCCO e dalla TRAVIATA di G. Verdi .
Dal marzo 2000 la Corale “San Marco” è diretta dal M° Mauro Bassi ed ha ampliato il repertorio dedicando molta attenzione allo studio della tecnica vocale e della coralità contemporanea, eseguendo opere di K. Jenkins, J. Rutter, S. Dobrogosz.

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